A cura di Mariotti, Serpetti, Ferrario, Zoja, Genovese
Con il contributo di
Caminiti, D'Isep, Steffano, Vercesi, Eusebi |
Descrizione
L’opera si pone come strumento di ausilio per tutti coloro che si occupano di responsabilità professionale sanitaria. Si cerca di analizzare l’esigenza della adeguata “informazione” che risulta una priorità non solo del paziente, ma anche di chi in concreto se ne prende cura, e che non infrequentemente si sente condizionato nelle sue scelte diagnostiche e terapeutiche più dal timore di incorrere in “guai” giudiziari, che dal perseguire ciò che “scienza e coscienza” gli consiglierebbero. Parimenti non trascurabile è la necessità di una mirata informazione anche degli “addetti ai lavori” non sanitari (avvocati, assicuratori ecc.) riguardo a temi che necessariamente richiedono approfondimenti e aggiornamenti continui.
Identificando la Medicina Difensiva come una forma patologica del fare medico, sarebbe forse stato meglio procedere alla disamina dell’argomento in discussione attraverso i seguenti capitoli: anamnesi, esame obiettivo, diagnosi, prognosi e cura.
Tenuto conto che il lettore potrebbe anche non essere un medico, si è preferita una suddivisione più classica. A fronte della certezza della diagnosi della malattia, la “noxa patogena” appare solo apparentemente identificata, e, probabilmente, non è unica, aprendo così scenari inquietanti di diffusione epidemica. Per quanto riguarda l’esame obiettivo si sarebbe dovuto ammettere che l’oggettivizzazione del fenomeno è, almeno per ora, limitata alle sole interviste dei protagonisti (anamnesi), essendo, d’altra parte, difficile approntare accertamenti di revisione delle diverse attività mediche.
Al momento è, pertanto, difficile prescrivere la giusta cura, anche se si potrebbe iniziare con un trattamento politerapico, eventualmente anche in via sperimentale (acquisita l’idonea autorizzazione ed ottenuto il relativo consenso del paziente/medico).
La prognosi, per ora, è senz’altro “riservata”, ma ci si augura non sia infausta, anche se ciò che preoccupa di più è che “chi non sente il suo male è tanto più malato” (Pierre Corneille).
responsabilità sanitaria, è una collana che si articola in “saggi” e “manuali”.
I primi puntano l’attenzione su tematiche di interesse trasversale per la responsabilità professionale in Sanità, mentre i secondi approcciano il fare sanitario “responsabile” nei suoi diversi ambiti.
Il Laboratorio di Responsabilità Sanitaria della Sezione di Medicina Legale e delle Assicurazioni del Dipartimento di Morfologia Umana e Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Milano si propone come punto di riferimento per lo studio e l’elaborazione dei meccanismi e dei processi che risultano coinvolti nell’interpretazione della Responsabilità professionale Sanitaria, non solo per valutare quanto fatto, ma anche per cercare di migliorare ciò che si deve fare. In definitiva un Laboratorio universitario pensato perché la teoria sia al servizio dell’applicazione.
il coordinatore del Laboratorio Umberto Genovese
Le attività e le iniziative del Laboratorio sono consultabili sul sito elleRS.unimi.it ed anche su quello dell’Associazione responsabilitasanitaria.it
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